Si ripete ancora una volta la tradizione del HONDA4FEST ed anche quest’anno saremo all’ edizione numero 17, la K14.Non solo gli appassionati delle fantastiche Honda Cb Four ma anche gli amanti delle moto e del mondo del motore si riuniscono nei PRA di Cereglio (Bo) a partire dal Venerdi 31 Maggio fino a Domencia 02 di Giugno. Un evento che oramai é tradizione ed é un Cult nella progamazione motociclistica Italiana. Come giá gli anni anteriori, non potevamo mancare e oramai riunirsi con i nostri cugini italiani é una necessitá. Questa volta senza moto partiremo da Madrid, giusto per passare il week end, anche se come in altre edizioni qualcuno ci lascerá in uso una sua Four per fare un giro per una delle zone piú belle degli Appennini.Come sempre i dettagli nella web: www.honda4fun.com dove c’é l’intera programmazione del evento, il Merchandising e sopratutto come arrivare al Honda4Fest!!!!
Kawasaki Kz400 D4 Scrambler del 1977 – Capitolo 1
In ogni progetto, sempre possiamo riconoscere tre momenti fondamentali, chiaramente consecutivi e complementari che possiamo riassumenre nei tre passi seguenti:
1. Analisi.
2. Decostruzione del antico modello.
3. Ricostruzione del nuovo.
Il primo step é rappresentado dall’analisi a 360º di tutto ció che riguarda il progetto in se. Il punto di partenza, il percorso a seguire per realizzare la transizione al nuovo modelo e sopratutto tener bene in mente i limiti realizzativi e costruttivi da superare e compiere, sono la pientra angolare intorno a cui muovere poi tutti i passi successivi.
Sempre il passo Zero a realizzare é un Check della moto al fine di conoscere la profonditá degli interventi da compiere e quindi una lista minima di domande che ci poniamo e/o poniamo al propietario é la seguente:
– Motor: OK or KO.
– Impianto Elettrico: Ok or KO.
– Omologazione del veicolo richiesta: Si o No.
La risposta e l’eventuale approfondimento a queste 3 semplici domande ci permette sin da súbito di conoscere l’affidabilitá, l’ambito d’uso del veicolo e quindi anche il budjet minimo da cui partire al fine di realizzare tutto ció che viene progettato e/o richiesto, definendo quindi le linee guida che definiscono il progetto stesso.
A questo punto ci si cimenta nell’ambito creativo con tutti i possibili mezzi di cui si dispone o si é pronti a sperimentare, e non é chiaramente definita una línea vincete da seguire, bensí ogni strumento é valdio al fine di realizzare un disegno definitivo e utile nel proceso realizzativo , per permettere di avere una visione finale del progetto in corso
Personalmente no somos partidarios de algo que solo tenga una función estética, sino que, al revés, fundamental es cumplir con la regla 0 del mundo del motor:
Sempre é ben chiaro un punto fondamentale e da rispettare ad ogni costo, ovvero il compimento con ció che é per noi una vademécum:
Qualsiasi veicolo deve essere realizzato al fine di non esser un mero oggetto estético, bensí un veicolo funzionante a 360º e sempre utilizzabile nel proprio contesto d’uso
In base a questa regola d’oro, abbiamo messo nero su bianco i principi di definizione di una Scrambler in quanto tale, e tali principi sono stati il “leint motif” del disegno e progetto di questa moto:
• Sospensioni maggiorate nell’erscursione.
• Ruote Tecchettate per sterrati e percorsi misti.
• Scarichi rialzati (Lí dove possibile)
• Robustezza costruttiva.
• Riduzione del peso.
• Strumentazione minima.
Partiendo de aquí hemos empezado a dibujar lo que luego habría que realizar, mientras que la moto se dejaba poco a poco desmantelada de todo, para quedarse completamente desnuda y un poquito avergonzada de su misma desnudez.
E mentre disegnavamo con queste regole d’oro ben fisse nella testa, la moto restava poco a poco completamente nuda e indifesa sotto gli occhi curiosi di chi giá la immaginava nelle sue nuove vesti.
Kawasaki Kz400 D4 Scrambler del 1977 – Capitolo 0
Come spesso capita, la casualitá gioca sempre un ruolo preponderante nelle nostre scelte ed anche questa volta ci ha messo lo zampino in maniera discreta, proprio in un periodo di fermento creativo e di molti progetti personali su moto e motori. Il punto di partenza di questo progetto su base Kawasaki kz400 D4 del 1977 era semplicemente un “Check And Refactoring” dell’installazione elettrica o poco piú. Ma il rifacimento a la reorganizzazione della parte elettrica, di una moto giá vista tante volte, da lavoro rutinario si é trasformato sua sponte o quasi, in qualcosa di piú, e causa il “Diavoletto della modifica”, che sempre ci fa compagnia, ci si é spinti su una interpetazione Scrambler di una moto giá riletta in chiave Café Racer Rat Bike o restauranta per completo.
Lasciando dunque da parte tutti i dubbi, ed avendo fatto semplice opera di convinzione sul propietario, che giá aveva in mente il fatto di modificare la moto, si é dato inizio a questo nuovo progetto tenendo bene in mente le seguenti linee guida:
1.Rispettare le linee totalmente 70’s della moto.
2.Apportare piccole modifiche e migliorie all’ installazione elettrica senza pero eccedere in elettronica.
3.Realizzare una moto complementare ad un’ altra dello stesso cliente, senza ricadere in una semplice copia.
4.Moto in cui dominassero i principi di Semplicitá, Sicurezza ed Affidabilitá.
La somma dei punti precedenti si é trasformata in una sfida al fine d’ incontrare il giusto equilibrio tra i 4, rispettando dunque una linea finale che fosse allo stesso tempo riconoscibile, senza stravolgere troppo la moto ed allo stesso tempo una interpretazione única.
Nei prossimi capitoli, andremo presentado lo “Step by Step” del proceso creativo e realizzativo, di questo nuovo progetto Scrambler.
A seguire lo stato della moto al momento della sua consegna in officina:
18 gennaio, 2019
di action
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